martedì 7 gennaio 2014

Aldo Giannuli su Repubblica

'Proposta M5S dal web, io farò da guida'

La Repubblica, 6 gennaio 2014

MILANO - Sarà il "prof" che spiegherà agli iscritti di beppegrillo.it tutte le varie opzioni di legge elettorale. Gli utenti alla fine voteranno e così uscirà fuori la proposta del M5S. Anche se Aldo Giannuli, 62 anni, storico e saggista, non è un grillino ma uomo di sinistra (radicale). 

Allora, Giannuli, come funzionerà il meccanismo di creazione di un disegno di legge così complesso? 
«Faremo delle pillole di pochi minuti in cui si affronta un tema alla volta, seguendo un filo logico. Ad esempio, prima lezione: cos' è il proporzionale, cos' è il maggioritario. Un paio di giorni per ulteriori chiarimenti e poi si vota. Un processo consequenziale, partendo dall' abc. Nel giro di due o tre settimane uscirà fuori la proposta».

 Funzionerà? 
«L'idea è di Gianroberto Casaleggio, lui crede molto in questi meccanismi sul web. È un esperimento, internet ha lati positivi e altri meno, di certo da solo non basta. A me interessa però far passare degli elementi di conoscenza: di sicuro alla fine chi segue il blog sarà più informato di prima».

 Lei è un proporzionalista. E Casaleggio? 
«Credo prediliga anche lui un' opzione del genere. Il tema vero è la governabilità però, visto che per la prima volta il Parlamento è suddiviso in tre grandi aree che non vogliono coalizzarsi». 

I parlamentari del M5S hanno già depositato una bozza di riforma elettorale. Perché farne un' altra? 
«Grillo e Casaleggio ne fanno una questione di metodo. Vogliono una legge del movimento, non dei parlamentari del movimento». 

È un tentativo di "scippare" sovranità ai propri eletti? 
«Una certa tensione tra vertice che non vuole mediazioni e gruppi di Camera e Senato ci sarà sempre ed è il vero nodo del M5S. Chi siede in Parlamento - parola che sta, appunto, per "parlare" - è naturalmente propenso a dialogare con altri. Come si integra democrazia diretta con quella rappresentativa? Devono ancora trovare la formula». 

Grillo dice che questo Parlamento è incostituzionale e non può cambiare legge elettorale. Cosa ne pensa? 
«Fosse così, Napolitano eletto da questo Parlamento sarebbe incostituzionale, e così la stessa Consulta che ha alcuni membri, tra i quali Amato, nominati dal Colle, e a cascata tutti quanti. Ma lo Stato non ammette "vacatio". Giuridicamente l'affermazione non sta in piedi. E anche tornare al Mattarellum non è una passeggiata: andrebbero ridisegnati i collegi, per farlo occorrono sei mesi». 

Un dialogo del M5S con il Pd per cambiare legge è possibile? 
«Prima o poi Grillo e i suoi dovranno riflettere su se stessi, la politica è collaborazione. L'atteggiamento di Renzi è diverso da quello del vecchio "apparato", che ha sempre considerato il M5S come un incidente di percorso da liquidare il prima possibile. Invece lui ha capito che bisogna farci i conti, e con rispetto. L'atteggiamento professorale non funziona mai, specie nei confronti di un mondo che bene o male è parte della storia e della base sociale della sinistra».
MATTEO PUCCIARELLI

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