giovedì 4 settembre 2014

sondaggio: M5S +3%, Pd -5%


primo sondaggio Lorien dopo l'estate

Pd perde il 5%, FI precipita al 14,5
M5s riprende a crescere (+3%). La Lega Nord si arresta

Italia Oggi, 4 settembre 2014

di Franco Adriano

A oltre sei mesi dall'insediamento, il giudizio positivo sul governo Renzi (56%) è su livelli non dissimili da quelli del governo Letta dopo lo stesso periodo (che da quel punto visse poi un lento e continuo declino).

A fare le spese di questo calo di fiducia nel governo sono ovviamente in primo luogo le intenzioni di voto verso il Partito democratico e, ancor più, il numero complessivo dei dichiaranti il voto. Rispetto all'ultimo rilevamento di luglio, infatti, il Pd perde 5 punti percentuali attestandosi al 40%, mentre torna a crescere di tre punti percentuali il M5S risalendo al 21%. Continua il declino di Forza Italia (14,5%), lasciando sul terreno più di due punti percentuali rispetto alle elezioni europee.

Il calo della partecipazione favorisce anche i partiti più piccoli: le sinistre soprattutto (al 4%), mentre tiene Fratelli d'Italia (al 3%). Diversamente la Lega Nord (6,5%) subisce una battuta d'arresto dopo il successo della campagna elettorale per le Europee e l'incremento negli ultimi mesi (fino al 7%). Il Nuovo Centro Destra si mantiene sulla soglia del 4% con una flessione di mezzo punto.

Siamo tutti in crisi

Tutti gli indicatori della crisi sono in peggioramento. Oggi l'81% degli italiani si sente personalmente colpito dalla crisi economica (+4% rispetto a soli due mesi fa). Crolla ad appena il 50% l'indice di fiducia nel futuro (-7% in due mesi).

L'agenda degli italiani

Il problema del lavoro in Italia resta il tema prioritario per la totalità dei cittadini (96%).
La preoccupazione maggiore, dopo il lavoro, è quella del terrorismo internazionale (il 72%). La paura di guerre e atti terroristici è aumentata di ben 24 punti percentuali. In tema di immigrazione l'80% giudica positivamente il passaggio da Mare Nostrum a Frontex Plus.



Cresce l'astensione, ma M5S fidelizza l'elettorato

di Antonio Valente
direttore istituto Lorien

Se la credibilità del governo continua a crollare, visto che gli italiani vi avevano riposto una fiducia forte, le conseguenze costituiranno un fenomeno importante. Renzi sembra pagare pegno sull'impianto della promessa annunciata con realizzazione immediata. In questa direzione c'è stata sovrabbondanza di informazioni ma con una pochissima presa sull'opinione pubblica.

Emerge, infatti, che negli ultimi due mesi la cronaca internazionale ha surclassato nell'interesse quella italiana. Anche l'emergenza immigrati, che desta preoccupazione nel 90% degli italiani, è legata al contesto internazionale.

In particolar modo si riscontra l'effetto del calo di affluenza, dal 67% al 57%, che colpisce tutti i partiti, in particolar modo il Pd (che perderebbe quasi un milione di voti); ma non il M5S, che ormai si configura come un partito composto da un elettorato fedele in crescita: se lo zoccolo duro del Pd è quantificabile in 7 milioni di voti, M5S oggi può contare su quasi 4 milioni di convinti sostenitori.

Il clima legato all'effetto-Renzi si è deteriorato, dunque non è un caso se le forze più in salute sono, oltre al M5S, Lega Nord, Fratelli d'Italia e le forze della sinistra.



http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1918541&codiciTestate=1&sez=giornali&testo=&titolo=Pd%20perde%20il%205%,%20FI%20precipita%20al%2014,5

http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1918543&codiciTestate=1&sez=giornali&testo=&titolo=Cresce%20l'astensione%20ma%20M5S%20fidelizza%20l'elettorato

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