VITA ALL'INTERNO DEL MOVIMENTO 5 STELLE
di Mauro Suttora
Sette (Corriere della Sera), 5 aprile 2013
«Lo avevo 
individuato come un povero cretino. Invece è un miserabile stronzo». Non
 ho mai preso tanti insulti in vita mia come dopo l'articolo che ho 
scritto quattro mesi fa su Sette, raccontando la mia vita di 
attivista nel Movimento 5 stelle (M5S). Non ho subìto volantinaggi sotto
 la redazione, come fecero quelli del Poe (Partito operaio europeo) 
negli anni '80 dopo un mio articolo sull’Europeo. Ma online si è scatenato l'inferno.
Poco male. Un 
titolista mi aveva definito «infiltrato», e i grillini si eccitano 
davanti a questa parola. Vedono infatti complotti dappertutto. Beppe 
Grillo ora si sente addirittura assediato da «orde di troll»: quelli che
 lo criticano sul suo blog, e che lui accusa di essere pagati dagli 
avversari.
Pensavo che i 
troll fossero solo personaggi di Ibsen finché non sono stato definito 
così pure io. Pazienza. Ho continuato a frequentare il movimento e a 
partecipare ai dibattiti online sul Meetup lombardo, sul sito pbworks di
 Milano, sulle pagine Facebook. M5S infatti non ha sedi fisiche. E alla 
fine ho votato Grillo.
Si è verificato 
però un fenomeno curioso: quando si è diffusa la mia fama di «eretico» 
ho cominciato a ricevere mail private di attivisti che denunciano 
soprusi interni, manovre, scorrettezze. Ho chiesto a due dirigenti che 
farne. Quelli mi hanno risposto: «Pubblicale online. La Rete non 
perdona».
Così ho inguaiato
 un povero ex assessore Pdl di Como che si era candidato alle regionali:
 il riciclato, dopo lunga diatriba, non è stato eletto. Poi una mail 
anonima ha rivelato una «cordata» monzese alle primarie online, dov'era 
possibile dare tre preferenze. Controllo: in effetti il trio ha 
sbaragliato tutti i candidati della provincia di Milano, che pure ha il 
quadruplo degli abitanti. 
Nulla di strano, le cordate sono una vecchia 
usanza: per impedirle un referendum impose la preferenza unica nel 1991 
(segnando l'inizio della fine per Bettino Craxi, che invitò invano gli 
elettori ad «andare al mare»). Ironico che Grillo, antisocialista, 
subisca ora trucchi tipici del Psi.
Denuncio, e 
subisco di nuovo una marea di «vaffa». Perché i grillini saranno anche 
nuovi e simpatici, però nei dibattiti intestini sono abbastanza simili 
agli altri. E così ecco i pusillanimi che in privato ti danno ragione ma
 in pubblico non si esprimono, i carrieristi che vogliono mantenere 
buoni rapporti con tutti, i furbi che si arrampicano sui vetri, i fedeli
 alla linea…
Alla fine una dei
 tre, senatrice di Monza, si dimette alla prima seduta. Ma i dirigenti 
lombardi riescono comunque a non mandare a Roma la senatrice più votata 
alle primarie di Milano, Paola Bernetti, considerata «dissidente» e 
mobbizzata. Insomma, anche il M5S non è composto solo da verginelle.
Ma la mossa più 
buffa di Grillo e del guru Gianroberto Casaleggio è stata quella di 
nominare due blogger, Claudio Messora e Daniele Martinelli, «consulenti»
 per la comunicazione dei gruppi parlamentari. Badanti, commissari 
politici, addetti stampa? Dopo qualche giorno di gaffes, i malcapitati 
sono stati retrocessi al punto di partenza: consulenti. Di non si sa 
bene che. Quel che si sa, invece, è quel che contengono i loro blog. 
 Messora ha raggiunto la notorietà con la bufala dei terremoti che si 
potrebbero prevedere. E in fatto di complottismo non lo batte nessuno. 
Tutta colpa dei massoni: la crisi dell’euro, il disastro Moby Prince, 
Ustica, i bimbi che scompaiono in Italia e nel mondo, il traffico di 
organi… È massoneria Emma Bonino, naturalmente (dal blog Byoblu, 15 marzo 2013).
Messora è spesso invitato a L’Ultima parola
 di Gianluigi Paragone su Rai2 (programma vietato a tutti gli altri 
grillini, in quanto talk show), dove abbondano pittoreschi blogger che 
diffondono teorie complottiste degne di Roberto Giacobbo nella parodia 
che ne fa Maurizio Crozza («Kazzenger»). Si azzuffa su Trattato di 
Lisbona, Mes o Fiscal Compact con un altro soggettone, l’economista 
«alternativo» Paolo Barnard, in un clima alla Funari.
Il secondo 
«consulente» degli eletti grillini, il bergamasco Martinelli, predilige 
invece il salotto di Barbara D’Urso su Canale 5. La sua nomina ha 
sollevato proteste dei suoi conterranei M5S di Bergamo: «Trombato
 con Idv alle regionali 2010, alle comunali di Milano 2011 e 
contemporaneamente a quelle di Treviglio. Ci ha provato anche con noi, 
alle primarie lo scorso dicembre. Ha preso pochissimi voti. Poi è 
sparito».
In compenso, 
Martinelli appena nominato ha messo subito le cose a posto con l‘Euro: 
«È un complotto massonico», ha sparato. Le bestie nere del paranoici 
antieuropeisti si chiamano Bilderberg e Trilateral. Chiunque abbia osato
 accettare un invito di questi club internazionali, così segreti che 
pubblicano gli elenchi dei partecipanti sui loro siti, è marchiato per 
sempre. Per spaventarsi basta qualsiasi nome inglese, quindi vanno bene 
anche Aspen o Goldman Sachs.
È un sottobosco 
contiguo ma in parte sovrapposto ai grillini, che non leggono i giornali
 (molti neanche i libri), si abbeverano solo su internet, e quindi sono 
facile preda dei cialtroni. Per esempio Gian Paolo Vanoli, che ha 
imperversato per mesi sul Meetup lombardo demonizzando i vaccini, finché
 ha dichiarato «Provocano l’omosessualità, che è una malattia». E anche:
 «L’Aids non esiste» (complotto delle multinazionali per vendere 
medicine, lo conferma Messora). «L’urinoterapia cura tutte le malattie, 
così a mia moglie sono tornate le mestruazioni a 70 anni; basta bere la 
seconda della giornata, non la prima». E infine: «L’ipnosi è un buon 
metodo contraccettivo».
I cospirazionisti
 del web negano l’11 settembre (il crollo delle Torri di New York fu una
 messinscena ebraica), vogliono curare il cancro col bicarbonato, si 
preoccupano per le «scie chimiche» (quelle degli aerei, che verrebbero 
irrorate apposta per alterare il clima). 
Ma la mania 
attualmente più gettonata è quella contro il «signoraggio bancario». La 
crisi dell’euro, infatti, ha fatto rinascere la polemica sulla sovranità
 monetaria iniziata vent’anni fa dal professor Giacinto Auriti, con 
qualche buon argomento contro le banche centrali. Una battaglia fatta 
propria da Grillo, che però negli ultimi tempi l’ha un po’ abbandonata. I
 suoi «economisti», invece, hanno buon gioco nel constatare che i Paesi 
di Eurolandia hanno perso la potestà di battere moneta, assunta dalla 
Bce. E quale bersaglio più facile della Banca centrale europea, «potere 
forte non eletto»? I Meetup grillini ribollono di invettive.
Nella famosa puntata di Servizio pubblico
 a gennaio con Silvio Berlusconi, Michele Santoro invitò una certa 
Francesca Salvador, signora veneta che si lanciò nel solito lamento 
contro le banche che strozzano i poveri imprenditori. La Salvador è attiva nell’associazione Salusbellatrix che
 tiene conferenze sugli argomenti più disparati. Tutti però accomunati 
da un mistero mondiale da scoprire o una truffa planetaria da svelare, 
dall’Aids alla pedofilia.
Non
 manca l’antisemitismo, con un’accusa di nazismo a Israele, e con la 
spiegazione della strage dei ragazzini in Norvegia nel 2011: Oslo punita
 per essere stata la prima a riconoscere lo stato palestinese…
Anche
 nei Meetup M5S ogni tanto qualche sciagurato definisce Israele 
«fascista», e non sempre viene zittito all’unanimità come ci si 
aspetterebbe. Questo mi tocca vedere nei siti grillini, assieme alle 
tante cose belle che mi hanno spinto a votarli. Ma se oso scriverlo su Sette, sono guai: complotto!
Mauro Suttora
Nessun commento:
Posta un commento